giovedì 3 novembre 2011

We-democracy, dall'Islanda all'Italia con le donne di #2eurox10leggi


We-democracy, (o, in italiano, democrazia partecipata): questa è la parola che cambierà il nostro futuro.

Abbiamo visto l’eccezionale esempio dell’Islanda: dopo la crisi e la bancarotta del 2008, gli islandesi non solo si sono indignati e hanno manifestato, ma sono passati a un’azione concreta estremamente innovativa:  nel novembre 2010 hanno eletto un Consiglio Costituzionale formato da 25 cittadini che avevano il compito di stilare una nuova Costituzione scritta in modalità crowsourcing, ovvero con la collaborazione tra i cittadini e le istituzioni attraverso il web.

Ogni settimana il Consiglio ha pubblicato gli articoli elaborati sul web e li ha sottoposti al giudizio dei connazionali, in un’agorà virtuale. Così gli islandesi, uno dei popoli più connessi alla rete del mondo (95%) hanno elaborato e discusso tutti insieme 332 proposte di articoli. Il lavoro è stato divulgato anche attraverso i social network come Facebook e su Youtube. Dopo quattro mesi si è arrivati al testo della nuova Costituzione che dovrebbe poi essere approvato definitivamente nel 2012.

Certo, gli islandesi sono solo 320.000, quindi appare impensabile che un lavoro del genere si riesca a fare in altri stati... Ma questo metodo  può essere esteso ad infiniti altri ambiti, con lo stesso successo.

In Italia si sta già attuando un esperimento di democrazia partecipata: alcune donne il 4 ottobre scorso hanno lanciato su Twitter un’iniziativa dal titolo #2eurox10leggi. Attraverso il web stanno elaborando e discutendo 10 leggi chieste “dalle donne per le donne” alla politica. Successivamente acquisteranno una pagina su un quotidiano nazionale come Repubblica e il Corriere della Sera (per questo chiedono delle sottoscrizioni di 2 euro a testa, per arrivare alla cifra totale di 25000 euro). Al di là della modalità finale per rendere pubblico il proprio lavoro, che è piuttosto tradizionale, l’esperimento in atto è proprio quello di una discussione trasparente, collettiva e democratica che coinvolge attivamente donne e uomini nella compilazione di queste 10 richieste di legge.

Così spiegano l’iniziativa nel loro comunicato stampa: “Dietro, e dentro, #2eurox10leggi c’è la volontà di costruire, anche faticosamente, una nuova idea di società attraverso il confronto, lo scambio, la ricerca reciproca, abdicando all’ostentata sicurezza del decisionismo. Noi non abbiamo bisogno di leader carismatici dai facili consensi. La costruzione di una nuova Italia, di un Paese anche per donne, sarà faticosa. Grazie fin d’ora a tutti e tutte della FATICA che vorrete fare per noi e insieme a noi.”

E di tutto questo si discuterà anche di presenza il prossimo 11 novembre al Blogging Day. Dove? Ovviamente sul WEB!!

Per chi voglia subito leggere le proposte di legge e dire la sua, qui trova tutte le informazioni.  

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