Pubblico anche qui questo post che ho scritto per il fantastico sito col quale collaboro da un po' che si chiama "Comunicazione di genere".
Al peggio non c'è mai limite...
Quando è arrivata questa segnalazione al nostro blog, mi si sono letteralmente rizzati i capelli.
In Romagna c’è un quotidiano che si chiama “La Voce di Romagna” in cui ogni giorno nelle prime pagine (quelle, per intenderci di attualità, in cui si parla di quanto succede in Italia) compare una singolare rubrica dal titolo “Terrazza con vista”. Cosa ci aspetteremmo con questo titolo? Probabilmente uno spazio in cui si pubblicizzano case in vendita …
E invece no. Si tratta di due riquadri in cui quello a destra reca il titolo “La bionda” e quello a sinistra reca il titolo “La mora”. Ecco, adesso avete capito, sotto questi titoli ci sono proprio le foto di due donne (appunto, una mora e una bionda) prosperose, ammiccanti, e poco vestite. Ma, purtroppo, la rubrica non finisce qui, il peggio deve ancora venire: sotto ciascuna delle foto ci sono delle didascalie dal linguaggio spiccatamente sessista ed estremamente volgare. Vi riporto alcuni esempi:
E invece no. Si tratta di due riquadri in cui quello a destra reca il titolo “La bionda” e quello a sinistra reca il titolo “La mora”. Ecco, adesso avete capito, sotto questi titoli ci sono proprio le foto di due donne (appunto, una mora e una bionda) prosperose, ammiccanti, e poco vestite. Ma, purtroppo, la rubrica non finisce qui, il peggio deve ancora venire: sotto ciascuna delle foto ci sono delle didascalie dal linguaggio spiccatamente sessista ed estremamente volgare. Vi riporto alcuni esempi:
“Cameron. Richiestissima nei saloni automobilistici, specie d’estate e specie per promuovere le vetture cabrio. Perché se lei la mettete in auto col tetto chiuso alla fine c’è ben poco da vedere, così invece …”
“Leslie. Bisogna scegliere dove guardarla. Se in viso o altrove visto che la posa è certamente conturbante. Qualità eccelsa, comunque. Terrazze che crescono col freddo che aumenta”
“Adonna. Anche lei col braccino sulla “capa” quasi a voler mostrare che il suo anteriore è nettamente superiore a quello della collega dirimpettaia: certo che la sfida è interessante”.
Ma di cosa stiamo parlando?? Di donne o di bamboline gonfiabili (…)? Si tratta di abominevoli commenti che scrutano queste donne in ogni angolo del corpo, che le confrontano tra di loro e ne soppesano le presunte qualità proprio come si farebbe con un oggetto in vendita, che ne sezionano il fisico e ne citano le singole parti con un lessico raccapricciante.
E parliamo anche del titolo. Non potrebbe essercene uno più spregevole: non si parla di donne in quanto donne, ma si parla, ovviamente, dei loro seni, utilizzando un’espressione completamente deumanizzante.
Sul web ho cercato informazioni su “La Voce di Romagna” e, riguardo a questa rubrica, ho trovato scritto: “Dal 2007 a pagina 2 appare la rubrica «Terrazza con vista»: ogni giorno si possono ammirare una ragazza bionda e una mora. Curatore della rubrica è Vittorio Pietracci”. Ora, mi chiedo, in che senso il signor Pietracci è il curatore di questa “rubrica”? Occupa il suo tempo a fare i casting delle modelle e/o prostitute (non si è capito) e a coniare didascalie sessiste per attirare qualche lettore-guardone in più? Ma non potrebbe lavorare direttamente nel mondo della pornografia, invece di lavorare per un quotidiano?
E qual è, mi chiedo, l’intento di questa rubrica? Non pubblicizza niente, non informa su niente, e, soprattutto, se voleva attirare l’attenzione dei lettori, lo fa in maniera estremamente lesiva nei confronti delle donne.
Per di più, questa rubrica è fortemente diseducativa per i lettori del quotidiano. Dopo aver visto e letto questo scempio, infatti, è inevitabile che le lettrici donne si abituino a sentirsi rivolgere commenti del genere e i lettori uomini si sentiranno autorizzati a usare nei confronti delle donne un simile linguaggio sessista e volgare.
Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che un lavaggio del cervello come quello che fa ogni giorno questa rubrica, costituisce l’anticamera della violenza fisica nei confronti delle donne. (La didascalia di ieri, ad esempio “Guardate che viso, guardate anche il resto. E poi svegliatevi.” Cosa significa: “guardate questa donna oggetto e poi sbrigatevi a saltarle addosso??”).
Concludo, quindi, chiedendo a tutte le lettrici del nostro blog – e non solo – di mandare alla redazione de “La Voce della Romagna” una mail che rechi scritta una frase del genere: “Gentile redazione, il linguaggio sessista e volgare della rubrica dal titolo “Camera con vista” mi offende. Ne chiedo cortesemente l’immediata rimozione”. (Potete usare questa mail: lavoce@lavocediromagna.com.)
Ma visto che stavolta non parliamo di un messaggio pubblicitario, bensì di una rubrica presente su un quotidiano di informazione, io ho intenzione di mandare immediatamente una segnalazione sia all’Ordine dei giornalisti nazionale che a quello dell’Emilia Romagna.
E’ inaccettabile che sui nostri quotidiani venga pubblicata certa spazzatura, quando persino l’Onu manifesta preoccupazione per il fatto che le donne in Italia sono rappresentate come oggetti sessuali! (Ma il signor Pietracci, - che ho scoperto essere anche il capo redattore della suddetta rivista- , in che mondo vive, le notizie su quanto avviene intorno a lui non lo sfiorano neanche di striscio?)
1 commento:
Probabilmente è più facile pubblicare una foto pruriginosa, che mettersi a scrivere elaborando un pensiero originale e costruttivo.
Povertà morale e povertà di idee!
Sara
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