lunedì 20 febbraio 2012

Dall'altra parte della luna



Forse stavolta non ero pronta, forse non era il migliore periodo della mia vita per mettere al mondo un figlio, forse senza volere ho fatto qualcosa che non avrei dovuto fare; o forse, come hanno detto i medici, queste cose  succedono a una donna su quattro, è solo una questione di selezione naturale, ed è inutile andarne a cercare il motivo.

E così, a causa di questa selezione naturale, se fino a un attimo prima stavo bene e mi sentivo quasi tranquilla alla soglia della fatidica dodicesima settimana di gravidanza, l’attimo dopo si è scatenato l’inferno e in piena notte mi sono ritrovata in balia di un parto casalingo, il cui obiettivo finale non era la nascita del mio bambino ma la sua morte, cioè l’attuazione della tanto declamata selezione naturale. 

E’ bastata un’emorragia di poche ore a spazzare via un sogno, un nome, una vita, una famiglia. E’ un fiume inarrestabile che neanche i medici possono e vogliono frenare. Si ha la sensazione di essere completamente impotenti di fronte a questi eventi, si ha la sensazione che rispondano a un comando forte e insondabile. Chi ha dato questo comando non si sa: è stato Dio? È stata la Natura? O forse il bimbo stesso ci ha ripensato? L’unica certezza è che tutto poi cambierà per sempre. Perché non solo la nascita di un figlio cambia la vita, ma anche un aborto cambia la vita, fa vedere tutto in modo diverso. E anche se i medici e il mondo intero fanno apparire questo come un evento di ordinaria amministrazione, per una donna si tratta della storia di un figlio che verrà sempre ricordato, esattamente come tutti gli altri. 

Io voglio pensare semplicemente che il mio bimbo si sia messo in viaggio ma che poi ci abbia ripensato. Come del resto succede di frequente a noi, volubili creature umane. Se n’è tornato là, dall’altra parte della luna. Mi piace pensare che su quel lato della luna che noi non vediamo mai, se ne stiano ad osservarci tutti i bimbi che sono in attesa di scegliere la coppia di genitori adatti con cui condividere la propria vita quaggiù sulla terra. 

In attesa del suo ritorno, mando un bacio al mio bimbo proprio fin lassù, dall’altra parte della luna.

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Giovanna Lombardi ha detto...
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