Venerdì 15
aprile è stato ucciso Vittorio Arrigoni, un pacifista, un attivista dell'Human
Solidarity Movement e una coraggiosa voce di denuncia della violenza e delle
ingiustizie subite dal popolo palestinese nella Striscia di Gaza. Da 3 anni viveva a Gaza City, al fianco di
migliaia di civili chiusi nella più grande prigione a cielo aperto del mondo. Spesso
non esitava a fare lo scudo umano, pur di aiutare i pescatori a spingersi
qualche metro oltre quel confine che l’embargo israeliano non permetteva di
oltrepassare.
Eppure, inspiegabilmente, sembra siano stati proprio dei palestinesi a ucciderlo. Eppure, inspiegabilmente, sono apparsi sulla rete commenti che dicevano che Vittorio se l’era andata a cercare o che tentava di aiutare gente che non se lo meritava.
Fino a dove,
mi chiedo, può spingersi la cattiveria umana?
Non “solo” nelle zone di guerra,
ma anche nei comodi salotti di coloro che sparano sentenze senza provare un
briciolo di compassione per nessuno.
Dov’è finita la nostra umanità? La capacità
di rispettare gli altri e le loro scelte, l’istinto ad aiutarli se sono in
difficoltà, la pietà per chi è morto? E porre l’accento su questioni così
assurde, non è forse un modo per continuare a chiudere gli occhi nei confronti
di quei problemi che proprio non vogliamo vedere?
Ci stiamo intorpidendo, ci stiamo inacidendo, ci stiamo svuotando della nostra umanità.
Vittorio Arrigoni mi ricorda anche una donna che come lui era pacifista e profondamente convinta di poter fare qualcosa per cambiare il mondo: Pippa Bacca. Artista milanese, l’8 marzo 2008 Pippa aveva intrapreso con un’altra ragazza un coraggioso viaggio in autostop che le avrebbe fatto attraversare 11 paesi teatro di conflitti armati vestendo un abito da sposa, per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo. Il suo arrivo era previsto per metà aprile in Palestina, ma nel corso del viaggio la ragazza è stata violentata e uccisa a Gebze, in Turchia, da un uomo che le aveva dato un passaggio.
Anche in questo caso qualche ignorante ha
avuto il cattivo gusto di tuonare che Pippa, una fine così, se l’era andata a
cercare.
Invece, non dovremmo mai dimenticare gli
esempi e i messaggi che donne e uomini come Pippa e Vittorio hanno cercato di
mandarci. Ci vorrebbero scuole che insegnassero alla gente il loro coraggio, la
loro empatia e i loro ideali pacifisti.
E tuttavia, lascio cadere io per prima ogni
moto di rabbia perché, come diceva Vittorio, “restiamo umani”….
1 commento:
Già, l'umanità richiede coraggio, coraggio di mettere in gioco le proprie convinzioni e accettare di sbagliare, accettare i difetti del mondo che si è costruito finora per migliorarlo nuovamente. L'umanità richiede il fatto di non stancarsi mai e di accettare un continuo cambiamento della situazione esistente.Ma le voci come la tua, giovanna, possono smuovere le coscienze e risvegliare il lato "umano" di ognuno di noi.
Isabella
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