Martedì 17 maggio Letizia Moratti ha presentato ufficialmente il sito dell’ Expo 2015.
Ciò che ha stupito, a meno di due
settimane dal ballottaggio col quale a Milano si deciderà se riconfermarla o no
sindaco, è stato il tocco femminile del sito: è tutto rosa, il titolo è Donne ed Expo 2015, nella home page campeggiano
foto di donne e bambine di tutto il mondo e tra le partecipante ci sono decide
e decine di donne.
Tuttavia
questo risultato non è affatto farina del suo sacco.
La Moratti non avrebbe minimamente
pensato a coinvolgere le donne, se qualcuna di noi non avesse protestato
piantandole qualche grana. Si tratta di Lorella Zanardo e Marina Terragni che circa
un mese fa hanno inviato al Bureau International
des Expositions di Parigi, che gestisce le
esposizioni internazionali, una lettera in cui rilevavano il fatto vergognoso che
i 42 partecipanti ai 9 tavoli tematici previsti per un Expo il cui tema, tra l’altro,
è la nutrizione, siano tutti uomini.
Com’
è stato possibile escludere, si chiedevano giustamente le autrici della
lettera, proprio le donne, nutrici per antonomasia, da un tale evento?
Possibile che non ce ne sia anche una sola, in Italia e nel mondo, in grado di
partecipare alle tavole rotonde dell’Expo?
Dopo
poche settimane, ai primi di maggio, il Bureau ha risposto alle mitiche
Terragni e Zanardo, dicendo che considerava la questione incresciosa e che si
sarebbe subito attivato per far raccogliere agli organizzatori italiani dell’evento
i curricula di donne che potranno partecipare alle tavole rotonde.
E’
per questo dunque che la Moratti, nelle ultime settimane di campagna elettorale,
ha cercato (e trovato) freneticamente donne per l’Expo e ha dipinto di rosa il
sito dell’evento.
Ma,
mi chiedo, ci prenderà in giro ancora a lungo??
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