giovedì 2 giugno 2011

Il coraggio di non sorridere


Chi l’ha detto che si è obbligati ad alzarsi in piedi quando entra in una stanza un uomo potente e importante? Chi l’ha detto che gli si deve sorridere per forza, anche se le sue azioni e la sua politica proprio non ci vanno giù? E quando poi questo se ne viene fuori con la frase idiota “lei è sempre poco sorridente”, come fare a quel punto a non mostrare un’espressione di disappunto? “Sempre”  riferito a quando? “Scusi, ma io e lei ci conosciamo?” gli avrei risposto io! 


L’episodio in questione è quello legato alle votazioni del primo turno a Milano, quando Berlusconi si è recato al seggio e si è trovato di fronte una scrutatrice il cui ultimo pensiero era sorridergli compiacente e che, addirittura, ha tardato a stringergli la mano e, per di più, lo ha fatto da seduta.
Evviva la sincerità, evviva il coraggio di essere se stessi e non dover per forza essere gentili con uno che proprio non ci piace.
Ma la scrutatrice che non sorride, così l’hanno chiamata sul web, ha pensato bene dopo due settimane di mostrare quando e con chi sorride: ha messo sul web una foto che la ritrae mentre festeggia l’elezione di Pisapia nella piazza del Duomo a Milano. Adesso sì che mostra un sorriso a 36 denti! 

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