venerdì 17 giugno 2011

Le donne saudite sfidano il divieto di guidare


Ci sembrerà impensabile e surreale, ma esiste un paese al mondo in cui le donne non posso guidare la macchina: l’Arabia Saudita. La legge vieta loro di salire sulla macchina al posto di guida e devono costantemente farsi accompagnare da un uomo, prendere i mezzi pubblici o un taxi. E, tuttavia, se gli uomini della famiglia magari non sono sempre a disposizione per accompagnare le donne, la situazione si complica con le altre due possibilità: i mezzi pubblici sono pochissimi e i taxi non sono consigliati a una donna saudita da sola, perché spesso sono guidati da malintenzionati che possono persino fare loro del male… 

Nel 1991 le donne saudite avevano già provato a protestare ma senza alcun successo. Negli ultimi anni si sono registrati altri casi di sfida al divieto, come ad esempio quello di Manal al Sharif, la 26enne che è stata arrestata alle tre del mattino del 22 maggio scorso per aver caricato su YouTube un filmato che la ritraeva alla guida, ed è stata rilasciata ben nove giorni dopo, solo grazie a una ritrattazione che probabilmente le era stata estorta con la forza dalle autorità.
Le donne italiane hanno espresso la loro solidarietà a Manal aprendo su facebook la campagna “Io guido con Manal”, con la quale hanno postato innumerevoli foto che le ritraevano alla guida di macchine, moto, motorini e bicilclette.
Sempre sui social media della Rete, le donne saudite hanno lanciato per oggi la giornata del Women2drive e tutto il giorno usciranno da sole sfidando il divieto di guidare.
La prima a iniziare la protesta di oggi è stata 2Nassaf che a notte fonda è salita in macchina e ha guidato in una cittadina di Riad, capitale del Regno. Successivamente ha messo anche su YouTube il filmato che la ritrae mentre, in una città semivuota, si dirige al supermercato indossando il niqab, un velo nero che lascia scoperti solo i suoi occhi. 
Dai numerosi messaggi che hanno postato su twitter e su facebook le donne saudite, sembra che per il momento le autorità le stiano lasciando fare. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore.
Intanto numerose donne italiane continuano ad esprimere la loro solidarietà fotografandosi con il messaggio “Io guido con Manal”.

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