Ci
sembrerà impensabile e surreale, ma esiste un paese al mondo in cui le donne non posso guidare la macchina:
l’Arabia Saudita. La legge vieta loro di salire sulla macchina al posto di
guida e devono costantemente farsi accompagnare da un uomo, prendere i mezzi
pubblici o un taxi. E, tuttavia, se gli uomini della famiglia magari non sono
sempre a disposizione per accompagnare le donne, la situazione si complica con le
altre due possibilità: i mezzi pubblici sono pochissimi e i taxi non sono
consigliati a una donna saudita da sola, perché spesso sono guidati da
malintenzionati che possono persino fare loro del male…
Nel
1991 le donne saudite avevano già provato a protestare ma senza alcun successo.
Negli ultimi anni si sono registrati altri casi di sfida al divieto, come ad
esempio quello di Manal al Sharif, la 26enne che è stata arrestata alle tre del mattino del 22 maggio scorso
per aver caricato su YouTube un filmato che la ritraeva alla guida, ed è stata
rilasciata ben nove giorni dopo, solo grazie a una ritrattazione che probabilmente
le era stata estorta
con la forza dalle autorità.
Le
donne italiane hanno espresso la loro solidarietà a Manal aprendo su facebook la
campagna “Io guido con Manal”, con la quale hanno postato innumerevoli foto che
le ritraevano alla guida di macchine,
moto, motorini e bicilclette.
Sempre sui social media della Rete, le
donne saudite hanno lanciato per oggi la giornata del Women2drive e tutto il
giorno usciranno da sole sfidando il divieto di guidare.
La prima a iniziare la protesta di
oggi è stata 2Nassaf che a notte fonda è salita in macchina e ha guidato in una
cittadina di Riad, capitale del Regno. Successivamente ha messo anche su
YouTube il filmato che la ritrae mentre, in una città semivuota, si dirige al
supermercato indossando il niqab, un velo nero che lascia scoperti solo i suoi
occhi.
Dai
numerosi messaggi che hanno postato su twitter e su facebook le donne saudite, sembra che per il momento le
autorità le stiano lasciando fare. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore.
Intanto
numerose donne italiane continuano ad esprimere la loro solidarietà fotografandosi con il messaggio “Io
guido con Manal”.
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